Cos’è un sistema radar passivo?

Un sistema radar passivo utilizza i segnali in radiofrequenza esistenti, come i segnali trasmessi dalle stazioni televisive e radiofoniche, come fonti di illuminazione per rilevare e tracciare i bersagli. A differenza dei sistemi radar attivi che emettono i propri segnali elettromagnetici e ascoltano le riflessioni, i sistemi radar passivi sfruttano i segnali trasmessi da fonti esterne, che rimbalzano sui bersagli e ritornano a più antenne riceventi posizionate strategicamente per catturare queste riflessioni.

Analizzando le differenze nella fase del segnale, nello spostamento Doppler e nel ritardo di più antenne riceventi, i sistemi radar passivi possono triangolare la posizione, la velocità e altre caratteristiche dei bersagli senza emettere segnali rilevabili.

Questa operazione furtiva rende i sistemi radar passivi adatti alla sorveglianza segreta, alla sorveglianza ambientale e alle applicazioni militari dove ridurre al minimo le emissioni ed evitare il rilevamento sono fondamentali.

Il radar passivo si riferisce a un sistema radar che funziona senza emettere i propri segnali elettromagnetici per l’illuminazione del bersaglio. Si basa invece su segnali elettromagnetici ambientali, come quelli provenienti da trasmettitori, satelliti o altre fonti, per illuminare i bersagli.

I radar passivi rilevano e analizzano i riflessi di questi segnali ambientali sugli oggetti nell’ambiente per determinare la presenza, la posizione e le caratteristiche dei bersagli. Confrontando le differenze di fase, frequenza e ritardo dei segnali ricevuti su più antenne, i sistemi radar passivi possono calcolare parametri del bersaglio come portata, velocità e angolo di arrivo.

Questo approccio offre vantaggi in termini di azione invisibile e bassa osservabilità, rendendo il radar passivo adatto per applicazioni che richiedono sorveglianza segreta, sorveglianza dello spazio aereo e difesa contro i sistemi di rilevamento radar.

Un sistema di rilevamento passivo si riferisce a una tecnologia o metodologia che rileva segnali o eventi senza emettere attivamente i propri segnali o fonti di energia.

Nel contesto delle tecnologie radar e di rilevamento, i sistemi di rilevamento passivo funzionano rilevando o analizzando segnali ambientali, emissioni o cambiamenti ambientali causati da fonti o fenomeni esterni. Questi sistemi si basano sulla ricezione e l’interpretazione di segnali o disturbi generati da fonti naturali o artificiali, come onde radio, emissioni elettromagnetiche, segnali acustici o radiazioni infrarosse.

I sistemi di rilevamento passivo vengono utilizzati in una varietà di applicazioni, tra cui sorveglianza, monitoraggio ambientale, astronomia e ricognizione militare, dove ridurre al minimo le emissioni e mantenere la furtività sono essenziali.

La differenza tra un riflettore radar attivo e passivo è il modo in cui interagiscono con i segnali radar. Un riflettore radar attivo trasmette e riflette attivamente i segnali radar al ricevitore radar.

Funziona emettendo onde elettromagnetiche in risposta ai segnali radar in arrivo, migliorando così la sua visibilità e riflettività ai sistemi radar. I riflettori radar attivi vengono generalmente utilizzati su piccole imbarcazioni, boe e altri oggetti marittimi o aeronautici per migliorare la loro sezione trasversale radar (RCS) e migliorare il rilevamento e il tracciamento da parte dei sistemi radar. Al contrario, un riflettore radar passivo non emette segnali propri ma si basa sulla riflessione dei segnali radar in arrivo al ricevitore radar.

I riflettori radar passivi sono spesso progettati con forme e materiali specifici per ottimizzare la riflessione delle onde radar, rendendole rilevabili dai sistemi radar senza emettere segnali rilevabili. Sono comunemente utilizzati per gli aiuti alla navigazione, i bersagli di calibrazione radar e per migliorare la visibilità di oggetti stazionari nelle operazioni di sorveglianza radar.

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