Qual è la frequenza del radar?

La frequenza dei sistemi radar varia a seconda dell’applicazione e della tecnologia utilizzata:

I sistemi radar operano su un’ampia gamma di frequenze, dalle frequenze molto basse (VLF) alle frequenze estremamente alte (EHF). La frequenza specifica utilizzata da un sistema radar viene scelta in base a fattori quali la portata richiesta, la risoluzione, le condizioni atmosferiche e le caratteristiche del bersaglio. Le frequenze radar comuni includono:

  • Banda S: in genere opera intorno ai 2-4 GHz, comunemente utilizzata nei radar meteorologici, nel controllo del traffico aereo e nelle applicazioni radar marittime.
  • Banda

  • KA: funziona tra 26,5 e 40 GHz, fornendo alta risoluzione e utilizzata in applicazioni come comunicazioni satellitari e radar automobilistici.
  • Banda B: funziona intorno a 1-2 GHz, utilizzata in applicazioni che richiedono una portata più lunga e capacità di penetrazione, come il controllo del traffico aereo e le comunicazioni satellitari.

Il radar di velocità, comunemente utilizzato dalle forze dell’ordine per il controllo della velocità, funziona tipicamente nelle bande delle microonde, come la banda X (da circa 10,5 a 10,55 GHz), la banda K (da circa 24,05 a 24,25 GHz) e la banda Ka (da circa 33,4 GHz) per 36GHz). Queste frequenze sono scelte per la loro capacità di fornire misurazioni accurate della velocità su brevi distanze e in una varietà di condizioni meteorologiche.

Sonar e radar funzionano in gamme di frequenza diverse a causa delle rispettive applicazioni e caratteristiche di propagazione. Il sonar, utilizzato sott’acqua per rilevare oggetti e misurare distanze, funziona tipicamente nella gamma di frequenze ultrasoniche, da decine di KHz a diversi MHz. Questa portata consente ai segnali sonar di viaggiare in modo efficiente attraverso l’acqua e di essere efficaci per la navigazione subacquea, il rilevamento di sottomarini e la ricerca di pesci.

I sistemi radar missilistici utilizzano frequenze adatte alle loro esigenze operative, spesso nelle gamme della banda X o Ku (tipicamente da 8 a 18 GHz). Queste frequenze forniscono un equilibrio tra risoluzione, portata e capacità di penetrazione necessarie per tracciare e ingaggiare efficacemente i bersagli. I sistemi radar missilistici utilizzano tecniche di homing attivo, emettendo segnali radar per rilevare e tracciare i bersagli in modo autonomo, guidando il missile verso il bersaglio previsto con precisione anche in ambienti operativi difficili.