Il radar degli aerei funziona trasmettendo onde radio in impulsi e quindi ricevendo gli echi che rimbalzano dagli oggetti nell’ambiente, compresi altri aerei. Il sistema radar a bordo di un aereo include tipicamente un trasmettitore che genera brevi impulsi di energia a radiofrequenza, che vengono emessi nello spazio aereo circostante attraverso un’antenna. Questi impulsi viaggiano verso l’esterno alla velocità della luce e, quando incontrano oggetti come altri aerei, uccelli o terreno, parte dell’energia si riflette verso l’aereo.
Il radar può rilevare gli aerei in volo analizzando i tempi e la forza degli echi che ritornano al ricevitore dell’aereo dopo essere rimbalzati sugli oggetti vicini. Quando gli impulsi radar colpiscono un bersaglio in volo, come un altro aereo, parte dell’energia viene riflessa verso l’aereo trasmissivo. Il ricevitore radar dell’aereo rileva questi segnali riflessi e misurando il tempo necessario affinché i segnali ritornino e analizzando le loro caratteristiche (come lo spostamento Doppler), il sistema radar può determinare la presenza, la distanza e la velocità relativa dell’aereo rilevato.
La portata del radar dell’aereo varia in base a fattori quali la potenza del trasmettitore radar, la progettazione del sistema di antenna e le condizioni atmosferiche. In genere, i moderni sistemi radar aeronautici possono rilevare altri velivoli a distanze che vanno da decine a centinaia di chilometri. La portata effettiva dipende anche dalle dimensioni e dall’altitudine dell’aereo bersaglio, poiché gli aerei più grandi e più alti sono generalmente più facili da rilevare a distanze maggiori grazie alla loro sezione trasversale radar (RCS) più grande. La portata del radar può essere influenzata anche dalle condizioni atmosferiche, dal terreno e dagli ostacoli che possono attenuare o riflettere i segnali radar.