Nel radar ad apertura sintetica (SAR), il coefficiente di retrodiffusione si riferisce a una misura dell’efficacia delle onde radar diffuse verso il ricevitore radar da una superficie o da un bersaglio. Quantifica la resistenza del segnale radar riflesso rispetto al segnale radar incidente. Il coefficiente di retrodiffusione è influenzato da vari fattori come le proprietà fisiche del bersaglio (come la rugosità superficiale e la composizione del materiale), l’angolo di incidenza del raggio radar e la polarizzazione delle onde radar. I sistemi SAR utilizzano il coefficiente di retrodiffusione per interpretare i rendimenti radar e generare immagini in base all’intensità dei segnali retrodiffusi, fornendo preziose informazioni sulle caratteristiche della superficie, sulle caratteristiche del terreno e sui cambiamenti ambientali.
Il coefficiente di retrodiffusione, più in generale nella terminologia radar, si riferisce al rapporto tra la densità di potenza del segnale radar retrodiffuso e la densità di potenza del segnale radar incidente. È un parametro fondamentale utilizzato per caratterizzare la sezione trasversale radar (RCS) e le proprietà riflettenti di bersagli o superfici. Coefficienti di retrodiffusione elevati indicano una forte riflessione delle onde radar verso il trasmettitore radar, mentre coefficienti bassi suggeriscono una debole riflessione o assorbimento dell’energia radar da parte del bersaglio. Questo coefficiente gioca un ruolo essenziale nei sistemi radar per il rilevamento, l’identificazione e la classificazione dei bersagli in base all’intensità e alle caratteristiche dei segnali retrodiffusi.
La retrodiffusione in SAR (radar ad apertura sintetica) si riferisce alle onde radar che vengono riflesse al ricevitore radar dopo aver interagito con la superficie terrestre o altri bersagli. I sistemi SAR emettono impulsi radar e misurano l’intensità e la fase delle onde radar riflesse dal suolo. La retrodiffusione in SAR fornisce informazioni sulle proprietà del terreno, tra cui rugosità superficiale, contenuto di umidità, densità della vegetazione e caratteristiche strutturali. Analizzando i segnali retrodiffusi raccolti da molteplici misurazioni radar, la tecnologia SAR crea immagini e mappe ad alta risoluzione utili per applicazioni nel monitoraggio ambientale, nell’agricoltura, nella pianificazione urbana e nella gestione dei disastri.
Il termine “coefficiente di retrodiffusione” non è comunemente utilizzato nella terminologia radar o SAR. Tuttavia, potrebbe riferirsi allo stesso concetto del coefficiente di retrodiffusione, che quantifica l’efficienza delle onde radar che si diffondono verso il trasmettitore radar. Se utilizzato in un contesto specifico, indicherebbe generalmente lo stesso principio fondamentale della riflessione delle onde radar e della misurazione della sezione trasversale radar (RCS) per bersagli o superfici.
Il coefficiente di retrodiffusione negli ultrasuoni si riferisce alla misurazione dell’energia acustica riflessa al trasduttore a ultrasuoni dopo l’interazione con tessuti o oggetti nel corpo. Quantifica l’intensità delle onde ultrasoniche riflesse rispetto al fascio ultrasonico incidente. Il coefficiente di retrodiffusione nell’imaging ecografico medico fornisce informazioni sulle caratteristiche dei tessuti come densità, composizione e struttura. Aiuta i medici a visualizzare gli organi interni, rilevare anomalie e valutare condizioni come tumori o accumulo di liquidi in base all’intensità e al modello dei segnali ecografici retrodiffusi. Comprendere il coefficiente di retrodiffusione nell’imaging ecografico è essenziale per l’accuratezza diagnostica e il processo decisionale medico in ambito sanitario.