La modellazione del raggio radar si riferisce alla tecnica di modellare e dirigere il raggio radar utilizzando più antenne o elementi di antenna. Regolando la fase e l’ampiezza dei segnali di ciascun elemento, il beamforming radar consente al sistema di focalizzare il raggio in direzioni specifiche e migliorare il rilevamento e la risoluzione del bersaglio.
Il concetto di beam shaping prevede l’utilizzo di una serie di sensori o antenne per dirigere e modellare il fascio di segnali. Manipolando la fase e l’ampiezza dei segnali di ciascun elemento, il beamforming aumenta l’intensità del segnale in una direzione desiderata sopprimendola in altre direzioni, migliorando così le prestazioni complessive del sistema.
Il beamforming in AESA (array elettronico a scansione attiva) prevede l’utilizzo di più elementi di antenna attivi, ciascuno con il proprio trasmettitore e ricevitore. Questa configurazione consente un controllo preciso sulla direzione e sulla forma del raggio radar regolando elettronicamente la fase e l’ampiezza dei segnali attraverso l’array, fornendo capacità di orientamento del raggio rapide e flessibili.
Il beamforming RF si riferisce al processo di creazione e modellazione dei segnali a radiofrequenza (RF) utilizzando una serie di antenne o sensori. Regolando la fase e l’ampiezza dei segnali RF di ciascun elemento, il beamforming RF può migliorare la forza e la chiarezza del segnale in direzioni specifiche, ottimizzando le comunicazioni e i sistemi di rilevamento.
La differenza tra beamforming e non beamforming è la capacità di controllare e dirigere il segnale. Il beamforming utilizza più elementi dell’antenna e ne regola le fasi e le ampiezze per focalizzare il segnale in una direzione specifica, migliorando prestazioni e risoluzione. I sistemi non coerenti, d’altra parte, mancano di questa capacità e si affidano a metodi meno precisi di trasmissione e ricezione del segnale, spesso con conseguenti prestazioni inferiori e un’elaborazione del segnale meno mirata.