La banda O nelle comunicazioni ottiche si riferisce a uno specifico intervallo di lunghezze d’onda utilizzato per trasmettere segnali tramite fibre ottiche. Solitamente copre lunghezze d’onda da circa 1260 nanometri (nm) a 1360 nm nella parte infrarossa dello spettro elettromagnetico. La banda O è caratterizzata dalla sua idoneità per comunicazioni a breve e media distanza grazie alla minore dispersione e alla ridotta attenuazione del segnale rispetto alle lunghezze d’onda più lunghe. Viene spesso utilizzato nelle reti metropolitane (MAN) e in altre applicazioni che richiedono la trasmissione di dati ad alta velocità su distanze relativamente brevi.
La lunghezza d’onda della banda O varia approssimativamente da 1260 nanometri (nm) a 1360 nm nello spettro ottico. Questa gamma corrisponde alla parte infrarossa dello spettro elettromagnetico, dove le lunghezze d’onda della luce sono più lunghe di quelle della luce visibile ma più corte delle microonde. I segnali ottici in banda O vengono trasmessi in modo efficiente attraverso fibre ottiche standard, rendendolo una scelta pratica per varie applicazioni di telecomunicazioni e di rete in cui sono richieste distanze moderate e velocità di trasmissione elevate.
Le bande ottiche C e L sono intervalli di lunghezze d’onda specifici nello spettro ottico utilizzato per le telecomunicazioni e la trasmissione di dati tramite fibre ottiche. La banda C copre tipicamente lunghezze d’onda da circa 1530 nanometri (nm) a 1565 nm, mentre la banda L varia da circa 1565 nm a 1625 nm. Queste bande vengono utilizzate per le comunicazioni a lunga distanza grazie alla loro bassa attenuazione (perdita di segnale) nelle fibre ottiche standard, consentendo una trasmissione dati affidabile e ad alta velocità su distanze estese senza un degrado significativo.
Il termine “banda ottica” si riferisce in generale a specifici intervalli di lunghezze d’onda nello spettro elettromagnetico utilizzato per trasmettere segnali ottici attraverso le fibre. Queste bande includono la banda O, la banda C, la banda L e altre, ciascuna designata dalle rispettive gamme e caratteristiche di lunghezza d’onda. Le bande ottiche sono essenziali nelle telecomunicazioni e nelle tecnologie di rete, dove le diverse bande vengono scelte in base ai requisiti applicativi quali distanza, capacità e qualità del segnale.
Nelle comunicazioni in fibra ottica, la banda S si riferisce generalmente a lunghezze d’onda che vanno da circa 1460 nanometri (nm) a 1530 nm nello spettro ottico. Questa banda si sovrappone a parti delle bande O e C ma è meno comunemente utilizzata di queste bande nelle telecomunicazioni. La banda S offre vantaggi specifici in alcune applicazioni di nicchia, come requisiti di lunghezza d’onda di nicchia o progetti di fibre ottiche specializzate ottimizzati per una dispersione ridotta o altre misure di prestazione. Il suo utilizzo dipende da specifici requisiti di rete e dai progressi tecnologici nei sistemi di comunicazione ottica.